CENA IN BIANCO: DA PARIGI ARRIVA A MILANO E TORINO IL FLASH MOB PIU’ CHIC

All’ultimo appuntamento parigino, lo scorso luglio, hanno partecipato più di 10 mila persone: oltre 4 mila si sono date appuntamento sotto la Cattedrale di Notre Dame e altre 6 mila nei giardini del Louvre, non lontano dalla Piramide. Un appuntamento clandestino, elegantissimo e segretissimo, eppure partecipato. Perché nell’era del passaparola digitale la mobilitazione di massa è uno scherzetto. I più evoluti, quelli del tecnoslang, lo definiscono un monocromatico flash mob. Ma molto più semplicemente Le dîner en blanc, questo il nome globale dell’evento, è un romantico picnic collettivo con la peculiarità dell’abito bianco come dress code. Una festa con cena alla quale si viene invitati attraverso un sms inviato il giorno prima con la data dell’evento, mentre il luogo viene reso noto, di cellulare in cellulare, solo tre ore prima dell’ dell’appuntamento. Ognuno porta il suo cesto con piatti, bicchieri e cena, vino o champagne. Non solo, si munisce anche di sedia bianca, tavolo e tovaglia, naturalmente candida.

E pensare che l’idea nasce da François Pasquier, che tornato a Parigi dopo un lungo periodo di assenza decise nel 1988 di radunare i suoi vecchi amici per un picnic al Bois de Boulogne, alle porte della citta, e chiese a tutti, data la vastità del parco, di vestirsi in bianco per essere riconoscibili. «Fu un successo, una festa per il cuore e per gli occhi, perché tutti erano molto eleganti» ama ripetere Pasquier. Da allora, da circa 23 anni, il rito di Le dîner en blanc non solo si ripete puntualmente a Parigi ma si sta diffondendo in molte altre città del globo, da New York (dove la seconda edizione si terrà il 25 agosto 2012) a Berlino, da Montreal a Chicago. E ora a Milano e Torino.

Sbarca quest’anno in Italia, si sono mobilitate Milano e Torino che cominciano a raccogliere le adesioni via mail:

Rossana Ciocca, gallerista e promotrice di eventi tra le fautrici di Le dîner en blanc Milano. «Al di là della cena e della convivialità, come potente segno di civiltà, la cosa più bella è l’appropriazione temporanea di uno spazio cittadino, proprio come da anni sostiene l’artista e architetto Ugo La Pietra, impegnato nella ricerca di un rapporto autentico tra uomo e ambiente urbano».Per avere informazioni su come partecipare e sulla lista di attesa, pare, già corposa  cenainbianco@gmail.com,

A Torino si è mossa  Antonella Bentivoglio d’Afflitto, direttore creativo e strategic planner per The Kitchen of Fashion. Mood & Cool Hunting  “Sarebbe davvero bello – prosegue Antonella – che tutti dessero il loro contributo: gli imprenditori, il mondo dell’arte e della cultura, la gente comune. Siamo aperti al supporto di tutti per vivere insieme in un momento di grande suggestione. In particolare siamo alla ricerca degli White Angels, gli Angeli Bianchi Volontari, che nella magica notte saranno parte della regia della serata, coadiuveranno gli ospiti con indicazione su dove montare i tavolini in fila, su dove e come sedersi, sul mantenere la suggestione Per aderire e partecipare è sufficiente comunicare i propri riferimenti a cenainbiancotorino@gmail.com.

Comunque sia, a mezzanotte, dopo avere cenato e danzato, si ritirano piatti e argenti e si porta via tutto, compresa la spazzatura, diligentemente suddivisa in sacchetti differenziati.

Eidos Tweet: la potenza della mobilitazione attraverso il social networking unito alla pratica del flash mob per un’invasione pacifica di spazi pubblici che rendano più bella e vivibile la città. Come un appuntamento clandestino può essere elegantissimo.